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Stupida Show! – Paola Minaccioni Special
Un monologo di stand up comedy scritto da Gabriele Di Luca.
Una cinquantenne sola e in guerra con la vita, alle prese con un corpo in declino, un’affettività traballante e sogni irrealizzabili ma in grado di trasformare le sue ferite e i fallimenti in una comicità travolgente spinta verso l’inconfessabile, dove il destinatario del suo dialettico atto terroristico sarà il suo primo avversario naturale: l’amore.
Stupida perché racconta il viaggio di una donna da sempre irrisolta, buffa nelle sue grottesche contraddizioni, apparentemente condannata a inciampare negli stessi errori e nelle stesse trappole della vita. Ma “Stupidi”, in fondo, siamo tutti noi, nella nostra limitatezza e finitezza di fronte ai fallimenti e alle fragilità che ci perseguitano.
In questo monologo Paola Minaccioni ci accompagnerà nell’indicibile dei nostri piccoli inferni personali per dare voce alla follia e alle frustrazioni che ci abitano, ma non abbiamo mai avuto il coraggio di confessare a nessuno. La protagonista non incarna quindi il ruolo della tenera eroina, vittima di un mondo crudele, non sarà la donna da compatire, ma, anzi, da temere. Una sorta di ‘antieroe’ per eccellenza che ci svela i vizi, i lati oscuri e la follia di chi nella vita ha sempre inciampato malamente, di chi è stufa di sopportare e ora ha voglia di dircene quattro.
NB: Spettacolo non adatto ad un pubblico di età inferiore ai 14 anni.
APPROFONDIMENTI
Note di Regia
Stupida Show! – Paola Minaccioni Special si costruisce intorno a una domanda fondamentale: quali temi ha il compito di indagare la comicità oggi? E quali sono gli aspetti più scomodi del nostro presente che vale davvero la pena raccontare, in grado di offrirci una nuova e diversa chiave di lettura sulla realtà?
In un tempo di generale smarrimento come quello in cui viviamo, pieno di retorica, slogan, proclami populisti, ipocrisia, divisioni sociali, disonestà intellettuale e finzione, dove l’indagine di alcune tematiche e l’uso di un linguaggio senza filtri vengono condannati da una certa opinione pubblica perbenista, sembra davvero di vivere in un Truman Show. Una comicità, a nostro avviso, dissacrante, che vuole gettare luce sulla realtà e abbattere il muro della retorica, può dare il suo contributo nell’indagare l’essere umano e la società contemporanea, offrendo la possibilità di metterci in discussione senza preconcetti e finti perbenismi.
Note di Drammaturgia
Nel solco di una tradizione, soprattutto, anglosassone, dove spesso il comico di stand up comedy interpreta un testo scritto da un autore, Gabriele Di Luca lo scrive per Paola Minaccioni indagando una moltitudine di temi che appartengono sempre più alle urgenze dell’intera collettività quali: differenze di genere, femminile/maschile, maternità, sessualità, famiglia, potere, solitudine, violenza, uso/abuso dei social network, egoismo, individualismo, tensioni sociali. Uno spettacolo per cuori coraggiosi.
A causa del linguaggio e dei contenuti scomodi, in Italia la stand up comedy – la forma espressiva più irriverente della comicità, caratterizzata da un linguaggio eccessivo dove il presupposto fondamentale è la narrazione di un punto di vista alternativo, spesso dissacrante, rispetto alla realtà che ci circonda, – ha sempre faticato a trovare un suo spazio. Oggi però assistiamo alla nascita di una nuova generazione di comici e di spettatori desiderosi, al contrario, di una narrazione più onesta e senza censure. Il perbenismo, il politicamente corretto e la facile morale, nella stand up comedy sono banditi, perché nelle premesse fondamentali di questo genere non c’è la volontà di rassicurare o intrattenere, ma il desiderio di aiutarci a rompere il mondo con un pugno, distruggere a suon di risate il meraviglioso ma finto set di cartone nel quale ci sentiamo imprigionati, per svelare la vera realtà dietro ad esso.
Crediti
Drammaturgia
Gabriele Di Luca
Con
Paola Minaccioni
Regia
Gabriele Di Luca
Massimiliano Setti
Musiche
Massimiliano Setti
Uno spettacolo di
Carrozzeria Orfeo
Una produzione di Pierfrancesco Pisani e Isabella Borettini
per Infinito Produzioni, Argot Produzioni e Carrozzeria Orfeo
In coproduzione con La Corte Ospitale, Accademia Perduta – Romagna Teatri, Fondazione Campania dei Festival – Campania Teatro Festival.