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Gioco di mano
A mio padre
che ebbe un padre
che nonostante tutto ebbe un padre.
Un racconto semplice, ironico, talvolta dissacrante. Divertente e amaro. Una favola per tutti, sulla vita. Il protagonista ripercorre la memoria della propria famiglia ricostruendo una complessa e bizzarra trama di relazioni, fatti e leggende. Un viaggio surreale che attraversa la vita, gli amori e i miracoli di quattro generazioni: un bisnonno leggendario per essere improvvisamente invecchiato il 27 Marzo del 1978; un nonno che perse le gambe in guerra in circostanze insolite e tragicomiche; un padre cresciuto a cinturate e bestemmie; e infine un figlio con la passione per i film porno.
Quattro personaggi bizzarri, due morti e due vivi, legati tra loro dal rapporto di sangue padre-figlio. E come se non bastasse, San Pietro, mandato all’improvviso da Dio sulla terra con un compito per lui molto delicato e forse pericoloso.
di e con
Gabriele Di Luca
regia
Massimiliano Setti
al pianoforte
Daniel De Rossi
organizzazione
Luisa Supino
produzione
Carrozzeria Orfeo
in collaborazione con
Centro RAT – Teatro dell’Acquario